La produzione italiana totale nel 2019 è stata di 2.095.586 tons., del 7% inferiore a quella dello scorso anno, mentre la produzione di mele destinate al mercato fresco è tra le più basse di sempre con 1.726.512 tons, inferiore di ben il 13% rispetto alla media dei tre anni precedenti (escludendo la produzione del 2017).
Il mese di dicembre ha fatto registrare vendite certamente vivaci, con un venduto superiore alle 165.000 tons. ed una evoluzione positiva in tutte le regioni di produzione.
Per tutte le varietà principali si registrano trend di vendita soddisfacenti: per la Golden la giacenza è la più bassa dell’ultima decennio (escludendo ovviamente il gennaio 2018) e dell’8% inferiore a quella dello stesso periodo dello scorso anno, per la Red Delicious le giacenze non raggiungono le 125.000 tons. (quasi il 25% inferiori a quelle dello scorso anno) e le vendite, molto spedite in dicembre, sono state superiori alle 26.000 tons. Per la Gala, la cui produzione nel 2019 è paragonabile a quella del 2018, la giacenza è in linea con la media degli anni precedenti.
Per la Granny Smith si registrano al 1° gennaio stocks a 65.000 tons., tra i più bassi registrati negli ultimi anni. Buona performance anche per la varietà Fuji, con vendite superiori alle 12.000 tons. nel mese di dicembre e stocks decisamente al di sotto della media delle ultime stagioni.
Per tutte le altre varietà, tra cui in modo particolare le varietà club, i piani di decumulo procedono fluidi così come inizialmente previsto.
Valutando dunque le condizioni attuali del mercato italiano ed europeo, sia negli altri paesi produttori che nei paesi tradizionalmente importatori di mele italiane, si confermano buone prospettive per uno sviluppo positivo delle dinamiche di mercato e delle quotazioni.