La campagna 2017/2018, segnata dalle gelate della primavera 2017 che hanno provocato un forte calo produttivo in tutta Europa, con l’Italia a -25% rispetto alla stagione precedente, si è di fatto già conclusa, con ottime quotazioni durante tutto il periodo. Tutte le varietà, anche le tradizionali, hanno beneficiato di una situazione di mercato carente sul fronte dell’offerta.
Sebbene sia prematuro parlare di previsioni di produzione per la stagione entrante, in Italia la fioritura e l’allegagione sono state molto buone. La primavera finora è stata piuttosto piovosa, ma la situazione fitosanitaria è tranquilla e non ci sono stati eventi climatici particolari che possano impattare sulla quantità e la qualità del prodotto.
Uno dei temi principali per i produttori di mele italiani rimane quello dell’export. Quest’anno la mancanza di mercati fondamentali, prima fra tutti quelli nordafricani, non è stata particolarmente percepita a causa della bassa produzione in Italia ed in Europa. La stagione entrante, al contrario, potrebbe essere condizionata negativamente dalla minore disponibilità di sbocchi per l’esportazione in Nord Africa, a cui si aggiunge il permanere del blocco per l’accesso dell’ortofrutta in Russia.
La lentezza e complessità dei negoziati sia a livello comunitario che nazionale non ha consentito l’apertura di alcun sbocco dall’inizio dell’embargo russo. Se è certamente necessario accelerare i negoziati bilaterali dell’Italia con paesi ad alto potenziale, è necessario altresì che l’Europa, agendo come “single entity”, rafforzi la propria azione negoziale e garantisca ai propri membri uguale condizioni di accesso nei paesi terzi.
Nell’incontro a Lerida si è citato anche il tema della concorrenza, su cui, dopo l’evoluzione positiva definita con il reg. UE 2393/2017 (Omnibus), si rende utile una maggiore chiarezza riguardo alle condizioni di applicazione nel contesto europeo. Il gruppo preparerà una posizione congiunta da presentare al prossimo gruppo misto in cui si chiederà di definire meglio i confini entro cui si muove la nuova norma.
I temi discussi saranno ora indirizzati ai tre Ministeri competenti per sviluppare una azione coordinata a supporto delle priorità segnalate dal mondo della produzione.
Assomela ritiene che questo modo di operare sia particolarmente significativo, ringrazia il Ministero per la sensibilità che tutti gli anni viene manifestata nel coinvolgere i produttori in una azione utile e spesso fruttuosa nel rappresentare unitamente le urgenze del mondo operativo a livello comunitario.