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LE DONNE DELL’ORTOFRUTTA, SEI MESI DI VITA E TANTI PROGETTI IN CAMPO
Lunedì 11 June 2018 3:17 pm     Article Hits:18648     A+ | a-
 

 

Le donne hanno avuto storicamente un ruolo fondamentale in agricoltura, procacciatrici di cibo, raccoglitrici, seminatrici e, oggi, spesso addette a ruoli che hanno a che fare con la qualità dei prodotti. Dalle addette alla cernita e selezione in magazzino, che sono una categoria professionale definita, alle responsabili della qualità, alle addette alla vendita o al marketing e alla comunicazione.

Tutti ruoli che hanno a che fare con la qualità dei prodotti.

Ed è evidente l’approccio diverso delle donne alla qualità. E’ un approccio empatico, attento al dettaglio e soprattutto all’interlocutore finale, cioè il consumatore.

L’approccio empatico credo sia uno dei più grandi punti di forza della professionalità femminile.

Empatia significa pensare e sentire con la stessa sensibilità di chi ti è vicino, quindi interpretare al meglio le esigenze dei consumatori.

Con l’Associazione vogliamo fare emergere queste peculiarità e mettere a punto progetti finalizzati proprio a questi obiettivi: dare un contributo concreto di conoscenza ed esperienza per migliorare l’appeal dell’ortofrutta.

Abbiamo standardizzato alcune modalità operative che riteniamo prioritarie:

1) la rete condivisa tra di noi, che diventa uno straordinario strumento di crescita per tutte. Comunichiamo con i sistemi più attuali e diretti e ci confrontiamo sempre.

2) l’individuazione di socie onorarie che ci fanno appunto l’onore di essere nostre testimonial e sono uno straordinario driver per la crescita dell’Associazione. Oggi le socie onorarie sono Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna che ci ha tenute a battesimo; Maura Latini, direttore generale di Coop Italia, Annabella Donnarumma, Ceo di Eurogroup per Rewe e Giuseppina Muzzarelli, professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Bologna.

3) la costituzione di gruppi di lavoro dedicati allo sviluppo dei progetti e delle attività. Gruppi che mescolano le competenze e le disponibilità su base volontaria.

Abbiamo organizzato due importanti convegni e preso parte, in qualità di relatrici a lezioni universitarie e ad altre iniziative sul territorio nazionale. Abbiamo comunicato ampiamente chi siamo mettendo in evidenza le nostre storie personali, il vissuto di addette ai lavori con esperienze in  altri settori o legate a doppio filo all’ortofrutta per passione e tradizione famigliare.

Abbiamo pensato ad una rete allargata all’Europa e al mondo attivando la collaborazione con Areflh per l’Europa e stringendo un patto di scambio con la Zambian Women Association.

Ora le fondamenta dell’Associazione ci sono e siamo pronte ad affrontare le prossime sfide di questa bellissima esperienza.

Abbiamo in agenda l’organizzazione, ad ottobre, di un incontro a Ferrara che coinvolgerà le nostre associate di quell’area.  Una occasione di incontro tra noi ma anche una occasione pubblica per presentarci e raccontarci. Ad Interpoma saremo coinvolte ancora in un importante convegno dedicato a temi legati all’export del made in Italy. E infine a dicembre il 7 e 8 organizzeremo l’assemblea generale in Sicilia, cogliendo l’occasione di visitare e toccare con mano le realtà produttive delle nostre associate siciliane.

Stiamo poi mettendo in cantiere altre  importanti iniziative che si svolgeranno nel 2019 e di cui presto daremo informazioni più dettagliate.

La nostra è una rete orizzontale che trae la sua forza dall’energia e dall’entusiasmo delle associate. Dalle socie arrivano gli input e le proposte ed è possibile organizzarsi anche per gruppi e territori diversi rispettando le regole dello Statuto.

Non abbiamo fini di lucro e siamo apolitiche e apartitiche ma possiamo ricevere donazioni a sostegno delle nostre iniziative. Molti si chiederanno come facciamo a organizzare  tutte queste attività in aggiunta ai nostri lavori ordinari. E’ semplice, le donne sono multi-tasking ed è un’altra caratteristica  che affonda le radici nella storia.

Da sempre ci siamo abituate al regime  multitasking, pensando al lavoro, alla famiglia, ai rifornimenti alimentari, alla cura della casa, all’organizzazione delle giornate.

Quindi non sottraiamo a nessuno aggiungendo il nostro impegno nell’Associazione, spesso concentrato nelle prime ore del mattino o a tarda serata, anche nei giorni festivi , se serve.

L’importante è credere, orgogliosamente, che il nostro contributo possa servire al settore e che  vengano riconosciute le nostre competenze e professionalità.