Dalla partenza della stagione commerciale sono state vendute complessivamente 868.081 ton.; si tratta di un decumulo perfettamente in linea con le stagioni precedenti e i piani di vendita prestabiliti. Con le buone vendite del mese di gennaio, che hanno superato le 200.000 ton., gli stocks di mele da tavola al 1 febbraio ammontano a 1.137.767 ton..
Dal punto di vista varietale per la Fuji, con una giacenza al primo di febbraio di 88.451 ton., si registra una delle vendite più alte di sempre, sia per il mese di gennaio, con 22.858 ton., che da inizio stagione. Prosegue con una buona fluidità anche la vendita di Granny Smith, con un decumulo particolarmente sostenuto in gennaio (13.918 ton) e stocks decisamente sotto la media del periodo.
Procede bene anche il decumulo di Red Delicious, con giacenze uguali a quelle del febbraio della scorsa stagione (124.025 ton.) e vendite particolarmente vivaci nel mese di gennaio.
Fluido anche il destoccaggio di Gala, con vendite che in gennaio hanno superato le 30.000 ton. e per le “altre varietà”, che comprendono le principali varietà club, che nel primo mese dell’anno hanno fatto registrare una vendita vicina alle 9.000 ton.
Più dinamiche rispetto ai mesi precedenti anche le vendite di Golden Delicious, che in gennaio superano le 71.000 ton.
La qualità si conferma molto buona e non si registrano problemi per il prodotto stoccato.
Le previsioni di produzione dell’Emisfero Sud
In occasione di Fruit Logistica, durante il tradizionale meeting di WAPA, sono state presentate le previsioni di produzione e dei programmi di esportazione dei maggiori paesi produttori dell’Emisfero Sud, come di seguito riportati.
Per quanto riguarda le produzioni si rileva una prospettiva di aumento di circa il 9% rispetto allo scorso anno che porta il volume totale a 5.429.000 ton., in linea con la produzione degli anni precedenti al 2016.
La qualità è generalmente buona, sono segnalati danni da grandine in Argentina e qualche problema a causa delle difficili condizioni climatiche in Cile. Potrebbero esserci calibri più ridotti per il Sud Africa per la siccità che ha colpito alcune aree, mentre per il prodotto brasiliano ci si aspetta dal punto di vista qualitativo una delle migliori stagioni degli ultimi anni.
I primi arrivi in Europa sono previsti per la metà – fine marzo, a seconda del paese di provenienza, in linea con quanto accaduto lo scorso anno.
Previsioni di produzione Emisfero Sud (fonte WAPA)
(1) Rispetto all’anno precedente
(2) Rispetto alla media dei 3 anni precedenti
La destinazione d’uso dei frutti raccolti fornisce una indicazione importante per valutare il livello di impatto sul mercato.In tal senso si rilevano programmi di esportazione molto simili allo scorso anno, con una previsione di esportazione di 1.655.483 ton.
Così come avvenuto per la passata stagione, tutti i paesi dell’Emisfero Sud indicano un incremento preferenziale verso aree diverse dall’Europa, sempre meno attrattiva a causa dell’elevata produzione interna.
Considerando tali fattori si ritiene che, confermando quanto già evidenziato nelle annate recenti, solo una ridotta quantità di mele dell’Emisfero Sud prenderanno la strada del vecchio continente.
Programmi di esportazione (fonte WAPA)
(1) Rispetto all’anno precedente
(2) Rispetto alla media dei 3 anni precedenti
Tendenze e prospettive
I trends di vendita per il mese di febbraio si sono confermati buoni ed in linea con quanto previsto.
Vista la ottima qualità del prodotto stoccato ed il buon ritmo di decumulo per le principali varietà, esistono le condizioni per un prosieguo regolare della stagione.
Le informazioni raccolte a Fruit Logistica indicano prospettive di importazione di mele dall’Emisfero Sud abbastanza contenute.
La Polonia, tuttavia, inizia ad influire pesantemente anche sull’andamento del mercato europeo, con quotazioni decisamente basse non solo su varietà tipicamente prodotte nel paese, ma anche su Golden Delicious e Gala.
I rinnovati strumenti attuati dalla Commissione Europea per ritirare la merce in eccesso dal mercato non si dimostrano incisivi ed i produttori di mele, pur concordando sulla importanza del mantenimento di strumenti compensativi a fronte dell’embargo russo, chiedono interventi che portino alla effettiva eliminazione dal mercato di frutti in eccedenza. In tal senso la trasformazione e la possibilità di forniture in paesi terzi potrebbe rappresentare una nuova opzione migliorativa.
La remunerazione si conferma in ripresa rispetto allo scorso anno, pur ancora non pienamente soddisfacente per i produttori, soprattutto per alcune varietà. Danno ottimi risultati, come già accennato ad inizio campagna, tutte le nuove varietà che incontrano sempre di più i gusti dei consumatori.
I dati disponibili fino ad ora permettono di confermare le valutazioni tendenzialmente positive sulla attuale situazione di mercato e su una sua evoluzione soddisfacente nei prossimi mesi.