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Le previsioni di produzione di mele per la stagione 2024/2025
Giovedì 8 August 2024 4:22 pm     Article Hits:1598     A+ | a-
Le previsioni di produzione di mele per la stagione 2024/2025
– Comunicato stampa di Assomela –
Giovedì 08 agosto 2024
 
 
La consueta conferenza Prognosfruit, quest’anno organizzata a Budapest, Ungheria, da FruitVeB (Organizzazione interprofessionale ungherese di frutta e verdura) insieme a WAPA (Associazione Mondiale Mele e Pere), ha costituito un momento fondamentale di confronto per i produttori melicoli, per conoscere e commentare le previsioni di produzione di mele UE per la stagione 2024/2025.
 
Le prospettive per la stagione 2024/2025
 
I dati presentati al Prognosfruit sono in grado di fornirci le prime indicazioni per la stagione entrante, che si preannuncia unica se comparata alle ultime stagioni, per quanto riguarda la ridotta disponibilità di mele per il mercato fresco e per il trasformato all’interno dell’UE.
Si prevede infatti una diminuzione complessiva dell’11% di mele rispetto allo scorso anno, trainata dalle due varietà storiche quali Golden Delicious e Gala, che registrano una diminuzione stimata rispettivamente di -10% e -11% rispetto al 2023.
Davanti a questi dati, e considerando che si prevede un’importante diminuzione di quantità per le mele da industria e per il trasformato, che lasciano immaginare un rilevante aumento dei prezzi, l’ipotesi che prende quota è che il mercato per il fresco possa riconoscere prezzi mediamente più elevati del passato, e in linea con le aspettative dei produttori, che nelle ultime stagioni hanno visto crescere i costi di produzione insieme all’aumentare delle difficoltà nella produzione, dovute al cambiamento climatico e alla comparsa di nuovi agenti patogeni in campagna, mantenendo però grande difficoltà nel ricevere una remunerazione consona con gli oneri che sono chiamati a rispettare.
 
 
La situazione nell’Unione Europea
 
Arrivando ai numeri nello specifico, le stime di produzione per il 2024 (tab. 1) prevedono un raccolto di mele in Europa pari a 10.207.000 tons., inferiore dell’11% rispetto allo scorso anno e -14% rispetto alla produzione media dei tre anni precedenti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 1 (ton.) previsioni UE per Paese
 

Fonte: WAPA
 
A causa delle gelate primaverili che hanno colpito maggior parte dei paesi europei, si prevede un raccolto inferiore di -11% rispetto allo scorso anno. In particolare, la Polonia perde quota con un calo di -20% rispetto al 2023 e stima una produzione di 3.190.000 tons. Si prevede un raccolto in calo anche per altri paesi importanti come la Francia (-3%) e la Germania (-16%). Torna a crescere invece il raccolto della Spagna (+9%), la Grecia (+57%) e la Slovenia (+26%). Segno in meno per diversi paesi colpiti dal clima, in particolare l’Austria (-49%), il Belgio (-34%), Rep. Ceca (-76%), l’Ungheria (-40%) e la Romania (-15%).
 
L’andamento varietale
In tabella n. 2 vengono riportate le previsioni di produzione europee distinte per varietà.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 2 (ton.) previsioni UE per varietà
 

Fonte: WAPA
 
La produzione prevista in diminuzione rispetto allo scorso anno si rispecchia anche a livello varietale. La Golden delicious torna a calare (-10%) con una produzione di 1.972.000 tons., che è in linea con la produzione del 2022. In diminuzione anche la Gala (-11%) che segna la produzione più bassa degli ultimi cinque anni con 1.351.000 tons.
In ripresa di +3% invece la Red delicious, dopo la produzione particolarmente bassa del 2023, che raggiunge 616.000 tons. Stabile la produzione della Granny Smith (+1%) e della Fuji (0%).
Cripps pink raggiunge il volume di 309.000 tons con un -3% rispetto allo scorso anno, così come le Nuove varietà club che mantengono una quota elevata di 639.000 tons, sostanzialmente in linea con il record produttivo dello scorso anno (-3% sul 2023).
 
Uno sguardo alla situazione italiana
Nella tabella n. 3 si riportano le previsioni di produzione italiane a livello regionale ed in tabella 4 l’analisi varietale.
 
 
 
Tab. n. 3 previsioni Italia per regione (tons.)
 

Fonte: Assomela/CSO Italy
 
Per l’Italia si stima una produzione totale di 2.162.495 tons., leggermente inferiore (-1%) rispetto alla produzione dello scorso anno. Per quanto riguarda le singole regioni, sono previste in diminuzione le produzioni in Alto Adige (-9%) e in Trentino (-7%) per effetto di gelate primaverili mentre le produzioni di tutte le altre regioni sono in ripresa, in particolare quelle del Veneto (+33%), Emilia-Romagna (+15%) e del Piemonte con un +8%.
 
La produzione biologica italiana diminuisce leggermente rispetto alla produzione dello scorso anno (-6% sul 2023), costituendo con le 158.150 tons circa il 7% dell’offerta totale.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 4 (ton) previsioni Italia per varietà.

Fonte: Assomela/CSO Italy.
 
Per quanto riguarda le dinamiche varietali in Italia, cala del -10% la Golden Delicious a quota 631.714 tons, soprattutto a causa delle temperature sotto lo zero avute nell’ultima settimana di aprile e al susseguirsi di piogge abbondanti successivamente. In ripresa invece del +5% rispetto al 2023 la produzione di Red Delicious a quota 183.265 tons, dopo la produzione minima dello scorso anno. Un calo è previsto per la Gala a -8% dopo il record produttivo del 2023 con una produzione di 164.453 tons., mentre la Granny aumenta la produzione con +18% sul 2023. Questa varietà, insieme alla Morgenduft che con 55.662 tons previste segna un record produttivo rispetto agli anni precedenti, hanno entrambi un’importante quota destinata all'industria per i programmi "baby food" in Veneto. La Fuji rimane in linea rispetto al 2022 (+1%) con una produzione di 159.422 tons e la Cripps Pink cala del 2% rispetto allo scorso anno, ma rimane al di sopra della media degli ultimi quattro anni, con un +24%.
Le Nuove varietà Club fanno segnare un nuovo record produttivo superando le 265.000 tons con un aumento percentuale previsto di +5% rispetto allo scorso anno.
             
Nonostante le temperature basse, le numerose piogge abbondanti e le gelate primaverili in Trentino-Alto Adige che hanno provocato danni nei frutteti soprattutto sopra i 500 mslm, l’andamento climatico non ha avuto un effetto negativo sulle qualità organolettiche delle mele, e lo sviluppo dei frutti è paragonabile a quello dello scorso anno per quanto riguarda il calibro e il colore. Il periodo di raccolta è regolare rispetto alla media e lo scorso anno.
Anche in Piemonte la produzione è regolare, i calibri sono medie-grandi e di una buona colorazione. La situazione climatica in Veneto, che lo scorso anno era stata penalizzata dal gelo e dalla grandine, quest'anno si rileva in ripresa, con rese normali/buone, simili alla stagione 2022. In Emilia-Romagna ci si attende un'offerta in aumento sul 2023 con buone fioriture e un buon diradamento.
Dal punto di vista fitosanitario, a parte qualche presenza di ticchiolatura, non si rilevano problemi particolari.
 
Ad oggi si può prevedere una quantità di mele destinate al mercato fresco di 1.880.999 tons, esattamente in linea rispetto allo scorso anno.
 
 
 
Assomela s.c. è il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta il 75% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le OP VOG (Marlene), VIP (Val Venosta), il Consorzio From e VOG Products della Provincia di Bolzano, Melinda, La Trentina e Mezzacorona della Provincia di Trento, Melapiù della Regione Emilia-Romagna, Rivoira, Lagnasco, Joinfruit e Gullino della Regione Piemonte, Melavì della Regione Lombardia e Frutta Friuli Sca della Regione Friuli-Venezia Giulia.