Le giacenze di mele italiane al 1° di giugno ammontano a 244.699 tons., inferiori del 6% alla media dei 5 anni precedenti.
Le vendite sono risultate regolari, pari a 120.848 tons. nel mese di maggio. La merce in stock all’inizio del mese rappresentava il 13% della produzione conferita nell’autunno 2020, in linea con quanto registrato nelle stagioni passate. Le giacenze di Golden Delicious sono le più basse registrate negli ultimi anni a 149.737 tons. con vendite nel mese di maggio coerenti con i piani di decumulo.
La ripresa dei mercati all’export, con un rinnovato interesse anche per i calibri medio-grandi che avevano faticato nei mesi precedenti a trovare collocazione sul mercato, ha spinto le vendite della Red Delicious al livello record di 25.000 tons., consentendo alla varietà di rientrare nella giacenza media del periodo.
Vendite più fluide nel mese di maggio si sono rilevate per la varietà Granny Smith, per la quale rimane in stock il 13% della produzione e per la varietà Fuji. Buone performance anche per la varietà Pinova, la cui disponibilità terminerà, nel rispetto dei piani di decumulo, tra la fine di luglio e la metà di agosto.
Rispetto al passato, già da ora ma in particolare nei prossimi anni, la disponibilità di varietà nuove consentirà di coprire con il prodotto mela anche il periodo estivo fino all’inizio della stagione successiva, permettendo ai consumatori di scegliere all’interno di una più ampia gamma di cultivar di alta qualità, più predisposte a lunghi periodi di conservazione.
Per quanto riguarda le mele biologiche, gli operatori confermano la disponibilità di prodotto fino alla fine dell’estate. Le vendite del mese di maggio sono infatti risultate regolari e l’andamento del decumulo ha rispettato i piani inizialmente fissati dai produttori.
L’incontro con il comitato è stato anche l’occasione per ribadire la necessità di garantire ai produttori la disponibilità dei fondamentali mezzi di difesa fitosanitaria, in modo particolare rispetto ai nuovi pericoli che minacciano la frutticoltura e dunque anche la melicoltura italiana. Nella logica di assicurare una costante transizione verso strumenti di difesa più naturali, è fondamentale dare continuità anche per questa stagione, in linea ed in coerenza con quanto fatto lo scorso anno, al rilascio della Vespa Samurai (Trissolcus japonicus), antagonista naturale della cimice asiatica, che ha dato promettenti risultati nel 2020.
In particolare, il settore è oggi preoccupato dall’accumulo di ritardo nel rilascio da parte del Ministero per la Transizione Ecologica del permesso al rilascio per il secondo anno. Un rallentamento di questo percorso potrebbe portare ad un maggiore ricorso alla difesa fitosanitaria, da nessuno auspicato ma in ultima istanza necessaria per dare garanzie di reddito a migliaia di frutticoltori, con risvolti potenzialmente importanti per il sistema economico, occupazionale e sociale indotto.