Il protocollo siglato con le autorità di Taipei lo scorso anno prevede che per le prime due stagioni commerciali gli ispettori fitosanitari si rechino in Italia per effettuare gli audits e dare l’autorizzazione ufficiale per le prime spedizioni. Dopo la visita ispettiva in Italia del novembre 2019, un nuovo audit era perciò previsto per l’autunno del 2020.
Vista la emergenza COVID19 e le misure messe in atto per contrastarlo, e quindi considerata l’impossibilità a recarsi in Italia per gli ispettori, il MIPAAF, di concerto con gli operatori, ha proposto di effettuare l’audit da remoto fornendo alle autorità di Taiwan i verbali delle verifiche effettuate per loro conto dai servizi fitosanitari regionali/provinciali. Le verifiche sono state eseguite rispettando una check list inviata direttamente da Taipei.
Dopo un paio di settimane dall’invio della documentazione, è arrivata puntuale l’autorizzazione a procedere con le esportazioni.
“Poter effettuare i controlli in remoto – sottolinea Simona Rubbi del CSO – ci ha permesso di garantire ai nostri soci la possibilità di esportare. Speriamo che questo modello di “audit non in loco” possa essere applicato anche da altri paesi per altri prodotti”.
“L’opportunità di effettuare verifiche con questa modalità dimostra la fiducia di Taiwan nei nostri sistemi di controllo, cosa che ovviamente ci lusinga” – aggiunge Giulia Montanaro di Assomela – Speriamo che questa strada, resasi necessaria causa COVID, possa essere intrapresa anche quando si tornerà alla normalità, visto i risultati ottenuti”.