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Si lavora all'apertura di nuovi mercati per l'ortofrutta italiana. Mele in prima fila.
Martedì 31 October 2017 8:58 am     Article Hits:17502     A+ | a-
Per la campagna commerciale 2017/18 le spedizioni oltremare si preannunciano un po' "particolari" rispetto alle precedenti campagne. Infatti come è ben noto, le produzioni dei principali prodotti esportabili oltremare, come ad esempio mele e kiwi, quest'anno si prospettano in calo, rispettivamente del 14 e del 23% rispetto alla passata stagione. Pertanto le quote da indirizzare verso le destinazioni oltremare potrebbero essere inferiori rispetto al passato, prediligendo i mercati limitrofi. 

Tuttavia, a nostro avviso, sarebbe opportuno sfruttare questa situazione come un "anno sabbatico" per riflettere sui flussi , sulla applicazione pratica dei protocolli in essere e su quelli di prossima definizione. E finalmente possiamo dire che qualcosa si muove. 

Infatti, a partire dal mese di settembre, CSO Italy ed Assomela sono stati particolarmente impegnati nell'organizzare e gestire le 2 visite ispettive per l'apertura dei protocolli per le mele con il Vietnam e con Taiwan, svoltesi rispettivamente dal 18 al 22 settembre e dal 2 al 6 ottobre scorsi. Si è trattato di due visite di verifica effettuate nelle fase finale delle trattative, che preludono alla firma conclusiva dei protocolli. Durante queste ispezioni, gli ispettori dei due Paesi hanno potuto verificare i nostri sistemi di produzione, lavorazione, stoccaggio e commercializzazione delle mele, presso le più importanti strutture, rimanendo positivamente e favorevolmente colpiti dall'attenzione che abbiamo verso la qualità e la sicurezza delle produzioni. Ci auguriamo che entro fine anno o inizio del prossimo si possa arrivare alla firma di entrambi i protocolli. Questa tempistica aiuterebbe ad avere tutto il tempo necessario per impostare al meglio tutta la fase applicativa dei protocolli ed essere pronti a spedire nella prossima campagna commerciale. Per quanto riguarda il Vietnam, appena terminato il dossier mele, passeremo immediatamente al dossier kiwi, per il quale si prospetta un mercato assai interessante.

Rimanendo sempre in Estremo Oriente, uno dei prossimi passi sarà l'apertura delle trattative sempre per le mele verso la Thailandia. Per la Corea del Sud, nella settimana dal 6 al 10 novembre, come da protocollo, si svolgerà la consueta visita preventiva necessaria per dare il via alle esportazioni di kiwi. Le regioni toccate dall'ispettore coreano saranno Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio e servirà a verificarne la conformità.

Merita un capitolo la Cina. Per quanto riguarda il kiwi, si conferma un mercato assolutamente interessante e come CSO stiamo lavorando per migliorare e facilitare le condizioni di accesso. Ad esempio stiamo lavorando per ammettere la possibilità di effettuare il trattamento a freddo prima della partenza del container, così come l'utilizzo delle navi stiva, grazie alle quali si potrebbero ridurre i tempi di transito. Ma l'opzione sulla quale c'è molta attenzione è la possibilità del trasporto via treno, sfruttando la via della seta, che permetterebbe ai container refrigerati di arrivare in 18-20 giorni a destino. E' un'opzione che si sta sempre più concretizzando e che, con l'impegno delle imprese, cercheremo di rendere operativa con un progetto pilota già in questa campagna commerciale. 

Ci auguriamo che queste modifiche, inclusa la possibilità del via aerea, possano essere sfruttate anche dagli agrumi - prodotto assai delicato e sensibile - per mantenere un buon livello qualitativo.

Attualmente, terminato l'esame del dossier agrumi, i prossimi prodotti in lista d'attesa sono mele e pere e a seguire uva da tavola. Le autorità cinesi apparentemente avevano accettato di trattare congiuntamente le due specie, ma, dalle comunicazioni ufficiali e dai colloqui informali, traspariva chiaramente che i tempi sarebbero stati nettamente più lunghi, in quanto ci sarebbe stato bisogno di due diverse commissioni per l'analisi dei rischi delle due specie, di visite ispettive separate, con il rischio che un prodotto potesse bloccare l'altro. Pertanto preso atto della situazione, le rappresentanze italiane Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare, Assomela e Fruitimprese, coordinate da CSO Italy, con grande senso di responsabilità, hanno indicato le pere come priorità, con la raccomandazione di terminare il protocollo nei tempi più brevi possibili, in modo da passare poi a mele ed uva da tavola. Per le pere infatti, a livello nazionale, non c'è alcun dossier aperto.

Da questi elementi, riportati a titolo esemplificativo di quanto si sta facendo su alcuni mercati, in questo anno di scarse produzioni ci sarà molto da lavorare per preparare il terreno per il prossimo anno e sarà necessario lo sforzo ed il contributo di tutto il modo produttivo per guadagnarci sempre più mercati, ma anche per semplificare le condizioni attualmente in essere.

Fonte: www.frehplaza.it